Di Benedetta Comazzi
Se la nostra emotività fosse uno spartito, allora gioia, tristezza, paura, rabbia e disgusto sarebbero le principali note che lo compongono. E se noi volessimo decidere quali note alzare al massimo e quali lasciare di sottofondo, ci basterebbe girare la manopola del volume sul nostro personalissimo stereo per riuscire a mettere in pratica una buona regolazione emotiva. Ebbene sì, perchè le nostre emozioni hanno un suono tutto loro, a volte più nitido, altre meno, ma se sono arrivate al nostro orecchio vuol dire che hanno bisogno di essere ascoltate.
Con regolazione emotiva, quindi, si intende un insieme di strategie e comportamenti che permettono di modulare l’intensità e la frequenza di un’emozione, ma anche i suoi correlati fisiologici e comportamentali, così da poterla fronteggiare e padroneggiare al meglio.
Ma perché è così importante essere consapevoli di avere questa speciale “manopola” a disposizione e saperne fare buon uso? Perché – anche se a volte non ce ne accorgiamo – le emozioni hanno una forte influenza sul nostro stato di benessere o malessere.
Inoltre, riuscire a utilizzare le nostre personali abilità e risorse per gestire le emozioni spiacevoli e potenziare quelle piacevoli, ci permette di arrivare ad uno stato di benessere ottimale.
Quindi, regolare le emozioni significa affinare il proprio orecchio emotivo, insegnandogli a percepire ciò che prima non udiva e a distinguere tutti i suoni che compongono le canzoni emotive che fanno da colonna sonora alla quotidianità, ma anche riuscire a gestire e padroneggiare al meglio la manopola del proprio stereo emotivo.
Per tutte quelle volte in cui ci si sente estremamente sopraffatti dalle emozioni o per tutte quelle volte in cui, invece, non si riescono a sentire affatto; per tutte quelle volte in cui le emozioni si fanno largo con forza risultando ingestibili; per tutte quelle volte in cui non si sa come rispondere a un’emozione e si finisce per mettere in atto dei comportamenti insoliti, in cui non ci si riconosce. Per tutte quelle volte in cui si percepisce solo un forte stato di tensione o delle spiacevoli sensazioni fisiche e, non riuscendo a identificarne la causa, si cerca di metterle a tacere mangiando in modo incontrollato o cercando di distrarsi a tutti i costi.
Ecco, in nome di tutte queste situazioni, è importante diventare consapevoli delle proprie emozioni, imparando a (ri)conoscerle e cercando di incrementare le risorse che ci permettono di utilizzare al meglio la “manopola” che ci consente di regolarne il volume. Perché non essere consapevoli del nostro stato emotivo, fa sì che le emozioni inizino ad urlare ancora più forte, fino a renderci impotenti davanti a loro.
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